Popular – Ryan Murphy degli ostacoli con The WB

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Arrivato a questo punto della sua carriera, Ryan Murphy riesce a realizzare quasi tutti i progetti che desidera, ma non è sempre stato così per il creatore di Glee American Horror Story. In un’intervista per la rivista di EW di questa settimana, Murphy racconta di quando vendette la sua prima serie TV, Popular, alla The WB e di come diventò subito una “triste esperienza” dovuta alle battaglie con gli esecutivi del network sul contenuto della serie.

Murphy aveva cercato di vendere delle sceneggiature quando il suo agente lo incoraggiò a trasformare la sceneggiatura di Popular in una serie. “Era assolutamente una satira usare l’espediente delle cheerleader per analizzare l’ambizione femminile“, dice. “Kevin Williamson aveva appena venduto Dawson’s Creek ed il mio agente di allora disse ‘Credo che forse a te piacerebbe la televisione. Perché non ci proviamo con una serie televisiva?’ Ed io feci un giro e scelsi. Tutti e quattro i network nazionali la volevano, ma alla fine andai dalla The WB“.

La serie, che diventò un cult di successo dopo solo due stagioni dal 1999 al 2001, diventò un punto di scontro tra Murphy ed il network. Ammette: “Non mi hanno mai capito e cercavano sempre di trasformarmi in qualcos’altro. Ed erano molto omofobi anche se avevano personaggi gay in altri show“. Aggiunge poi: “Mi davano degli appunti in cui si diceva, per esempio, ‘Quel personaggio di Mary Cherry non potrebbe essere meno gay?’ Erano instancabilmente omofobi. È stata dura ed io non avevo una buona esperienza con lo studio e con tutti loro“.

Ma lui ammette, come molte cose nella sua carriera, che Popular è stata un’altra lezione. “Sapete, durante il primo anno mi lasciarono in pace e a quel tempo non avevano ancora interferito con me“, ricorda. “Durante il secondo anno c’eravamo noi e Roswell e loro pensavano che quest’ultimo sarebbe stato un successo. Quindi ricordo che mi davano appunti del tipo ‘Questo personaggio può avere il cancro?’, ed io dicevo ‘Ok’, ma volevo che funzionasse quindi seguivo ciò che mi dicevano e finii per mettere in pericolo la mia stessa sensibilità, quindi lo show venne cancellato dopo solo due stagioni. Ma per me fu un’esperienza molto importante perché ho imparato che bisogna seguire il proprio istinto, ascoltare la propria voce, e se loro non la vogliono questa tua voce, allora non vogliono te“.

Quando ad una fonte è stato chiesto qualcosa riguardo ai commenti di Murphy, questa persona, che ai tempi lavorava per il network, ha detto che erano tutti “sorpresi” dai commenti. “Non ricordo che fosse quello il nostro punto di vista nei confronti della serie”, ha detto questa persona. “Amavamo assolutamente Ryan come persona ed eravamo stregati dalla sua incredibile ed unica voce. Sono mortificato sapendo che lui non si sentiva a suo agio durante quel periodo e la cosa peggiore è che ci abbia considerati omofobi. Siamo stati molto orgogliosi per la rappresentazione pioneristica di personaggi gay nel nostro network, dato che rispecchiava le vite di tanti scrittori, registi, attori e produttori esecutivi che lavoravano alla WB che erano loro stessi gay, insieme ai membri del nostro pubblico. Sebbene pensavo che la nostra relazione con Ryan fosse forte durante entrambi gli anni e buona dopo Popular, nessuno dovrebbe sentirsi come si è sentito lui e se noi siamo stati in qualche misura involontariamente responsabili per ciò, sono profondamente addolorato. Siamo stati così orgogliosi di quello che Ryan è riuscito a realizzare ed abbiamo sempre fatto il tifo per lui affinché esaudisse le sue ambizioni creative“.

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About Claire

Claire
Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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